...pennellate che si ispirano al puntinismo iniziano a diventare quasi spiraliformi, sono l'indice di un paesaggio piuttosto tormentato. La natura è inquietante, carica, forte… Il potere evocativo di questo dipinto richiama emozioni intense che ognuno di noi può riempire a sua discrezione. Sembra un paesaggio semplice, con un cipresso, ma a osservarlo bene, c’è poi il paesino, una montagna, un uliveto e... tutto il resto è cielo! Un cielo intenso, ricco di stelle che sembrano comete.
Tutto è in movimento in questo quadro.
Ricorda un po’ la natura romantica, quella maligna, certo, che nella sua intrinsecità sovrasta l’uomo.
Ho sempre amato l'arte, oltre alla matematica e a qualsiasi calcolo o teorema proprio perchè, nel baratro che divide queste due realtà, mi tuffo e mi perdo ritrovando me stessa. Alle volte penso a questi due mondi che, in qualche modo, mi penetrano e mi accorgo alla fine di considerarli due bellezze tanto lontane quanto inseparabili. Li vivo come due facce della stessa medaglia, una rappresentante l'apollineo e l'altra il dionisiaco, l'una la razionalità e l'altra l'emozione.
Ed è questa opposizione che mi affascina, che fa divenire Luogo quel baratro in cui mi perdo e mi ritrovo in un intreccio d'Amore, Mistero, Mito, Genialità, Ribellione, Anelito… Diviene luogo privato, ma nel contempo comune: in esso, infatti, ognuno può esprimere le proprie interiorità e le proprie sensazioni, siano esse di gioia o paura, di rabbia o sorpresa. Ed ecco che allora diviene espressione del sé e condivisione di altri vissuti. Sembra quasi divenire Luogo per un gioco che non ha mai termine, infinito, vitale, unico.
E in questo gioco si intrecciano fantasia, immaginazione e creatività che, accanto all'estro dell'artista o all'intuizione del matematico, permettono di abbandonare la concretezza del quotidiano e di alzarsi in volo verso l'astrazione, il pensiero, la libertà… in una sorta d'irrazionale rigenerazione umana, troppo umana.
A te, Sofia, desidero spiegare questo.